
Tiktok, Depop, Vestiaire Collective e Vinted: la moda ora passa da questi canali digitali
L’industria del fashion è in continua evoluzione: quali sono i canali digitali giusti da seguire?
Tiktok, Depop, Vestiarie Collective e Vintend sono piattaforme digitali più o meno popolari in Italia: l’anno scorso erano già di tendenza, ma la loro crescita è stata accelerata dal rapido passaggio su canali online causata del COVID-19, in particolare tra i giovani.
In che modo questi canali digitali hanno influito sulla moda? Presto detto: abbiamo assistito alla rinascita di tendenze in voga negli anni ’60, ’70 con l’uso di colletti oversize e colori fluo abbinati a capi da abbigliamento dal chiaro sapore vintage.
Una cosa ci sembra evidente: la pandemia ha avuto come unico pregio la nascita e la conseguente scoperta di talenti nuovi o nascosti. Per molti è stato fondamentale l’uso di Tiktok: in tanti infatti hanno scaricato questo social durante il lockdown partecipando di fatto alle tendenze del momento e utilizzando canzoni orecchiabili per rendere virali i loro video.
Lo scorrere di video in video su Tiktok mette alla luce numerose tendenze, anche parecchio diversificate fra loro; tra tutte puoi imbatterti in tanti contenuti digitali a tema moda: si va da consigli di styling, di decluttering fino ad arrivare a veri e propri suggerimenti per risparmiare.
Cos’è successo in pratica?
Gli utenti TikTok, con chiari intenti di moda, hanno “riciclato” vecchi vestiti per renderli più trendy e mostrarli sui loro account. Ciò ha portato migliaia di utenti a desiderare quel tipo di abiti, ricercandoli in piattaforme non di fast fashion, ma su altri canali digitali dal chiaro intento vintage come appunto Depop, Vestiarie Collective e Vinted: questo processo non ha interessato solo i vestiti, ma anche gli accessori (come borse e gioielli) fino all’arredamento e al design.

Depop
Diventato sempre più popolare negli ultimi anni, su questo canale digitale la Gen-Z, vende i propri vecchi vestiti, vestiti che ha trovato nei negozi dell’usato, negli armadi dei genitori o dei nonni, o pezzi originali che ha creato con le proprie mani.
Depop è estremamente simile a Instagram nel layout e puoi esplorare i “negozi online” che gli utenti hanno creato per i loro articoli. Quelli con il maggior numero di follower e recensioni positive sono i più popolari e tendono ad avere spesso gli articoli più interessanti e iconici.


Vestiaire Collective
Si tratta di un altro marketplace di moda second-hand con prezzi fino al 70% in meno rispetto a quelli di boutique; di fascia più alta rispetto a Depop, Vestiaire Collective propone anche servizi di veridicità di prodotto: anche in questa piattaforma digitale la presentazione è simile ad Instagram e il criterio di vendita è associato al lavoro di retroscena che fa il venditore.

Vinted
Un marketplace forse un po’ meno conosciuto al momento, di chiara matrice francese, si trova a metà strada tra Depop e Vestiarie Collective. Ci lanciamo in un giudizio; forse fra i 3 elencati è il canale digitale per la moda che al momento offre più affari, proprio per questo suo essere più “nuovo”.
Coloro che commercializzano il proprio account di Marketplace, qualsiasi esso sia, su Tiktok hanno guadagnato follower grazie ai loro video virali.
Quali sono gli effetti visibili?
Queste app hanno creato una grande opportunità per i venditori di pubblicizzare i loro prodotti e commercializzare i loro marchi in un modo unico e innovativo. Molte tendenze della moda popolari viste su Tiktok sono fortemente ispirate dai prodotti venduti su Depop, Vestiarie Collective e Vinted; questa relazione simbiotica tra piattaforme può essere utilizzata per promuovere Tiktok come canale digitale di marketing e i vari marketplace come piattaforme di vendita.
Questo processo ha contribuito a sensibilizzare sulle attuali tendenze della moda, incoraggiando i consumatori a fare acquisti, oltre a facilitare uno stile creativo e anche a tratti un po’ rivoluzionario.
Nel complesso, questi funnel di vendita si rivolgono a una base di consumatori simili ed entrambi possono trarre vantaggio dai consumatori dell’altro e dai propri followers originali; questo processo ha permesso alla Gen-Z di esplorare un lato diverso della moda, dove la personalità si riflette nell’abbigliamento.



E i brand di lusso come reagiscono?
Va detto che i rivenditori di lusso non sono stati molto ricettivi in tal senso, ma possono e devono rimanere al passo con la cultura di questi social, per assicurarsi di avere la propria opinione.
La domanda che ci poniamo ora è questa: le tendenze della moda che hanno avuto questo incredibile successo sulle piattaforme online lo scorso anno, continueranno nel 2021? Ci sbilanciamo: noi pensiamo proprio di sì.