
La gamification. Ovvero il segreto del Sanremo più social di sempre
Cosa ha attirato i giovani verso la kermesse più tradizionale d’Italia, e perché non dovresti ignorare il fenomeno
Siamo appena usciti da una settimana di lucida follia collettiva: una nazione unita a giocare davanti alla TV. Papalina gridato a pieni polmoni sul palco dell’Ariston, persino da un’impeccabile Massimo Ranieri, il sempre giovane Gianni Morandi che chiede ad Amadeus “Tu ce l’hai il Fantasanremo?”, e poi fiori, corse, flessioni, punti e VAR (sì, come quella del calcio, ma per assegnare bonus e malus). E le canzoni? Tutto molto bello, ma fateci capire se Michele Bravi ha salutato zia Mara. L’ha abbracciata? Quanti punti sono?

Cosa è successo? Come è stato possibile che una manifestazione dall’odore di naftalina sia diventata in pochi anni un trending topic sui social? Nel caso specifico è stato il Fantasanremo, riproposizione del Fantacalcio in salsa canora, nato nel 2018 in un bar delle Marche e diventato nel giro di pochissimo fenomeno collettivo nazionale, spinto dallo sponsor Sky Italia, a dare la spinta decisiva a un rinnovamento inevitabile, pena la caduta nel dimenticatoio (non dimentichiamo che qualche anno fa si era addirittura ipotizzato di chiuderlo, il Festival di Sanremo). Non stiamo dicendo che il Fantasanremo ha salvato il Festival, chiaramente, ma che ne ha sicuramente decretato il successo social (e l’amplissima diffusione in un pubblico giovane e giovanissimo).

IL POTERE DELLA GAMIFICATION
Il Fantasanremo non è altro che un bellissimo ed efficacissimo esempio di gamification, termine ancora poco conosciuto al grande pubblico ma, ne siamo certi, comincerà a diventare sempre più oggetto di interesse. Nello specifico, per gamification si intende la pratica di utilizzare elementi del gaming in contesti diversi da quelli dei videogiochi, ottenendo un coinvolgimento attivo del pubblico. Si innesca così un meccanismo virale dall’eco potenzialmente infinita, in un continuo tweet, retweet, posting, meme, che supera i confini dei social e che coinvolge moltissime persone.
Perché la cosa non deve lasciarvi indifferenti? Perché è un’opportunità da cogliere e sfruttare per le vostre aziende, soprattutto in periodi incerti come questi. La gamification fa sentire il pubblico (e di conseguenza i clienti, sia attuali che potenziali) parte di un qualcosa di più grande, partecipi e membri di una comunità, li porta a condividere i valori dell’azienda, a parlarne e a diffonderne l’immagine. È una strategia di marketing molto efficace, ad alto rendimento, che passa attraverso il gioco e i social, e che siamo sicuri sarà sempre più richiesta!


Emiliano Ponzi
Emiliano Ponzi è un illustratore italiano, dal carattere eclettico e rivolto costantemente al futuro. La sua opera è sempre alla ricerca di nuovi linguaggi, mentre il racconto si dipana nella voglia di semplificare anche concetti complessi.