
Quando il social media manager va in vacanza
(allerta spoiler, mai)
Agosto: tempo di vacanze. Sole, mare, montagna, spa. A ognuno la sua meta. Ma a proposito di Meta, i social in vacanza non ci vanno mai… cosa farà il nostro eroe?
L’aria è sempre più soffocante. Il sole a picco. Gli uffici chiudono. Le città si svuotano. Agosto tempo di vacanze, di riposo, di sonni lunghi e pomeriggi al mare.
Il nostro eroe ha preparato la valigia con tutto il necessario: costume da bagno, crema solare (o scarponcini e anti zanzare, a ognuno la sua vacanza ideale ovviamente!), power bank, computer, tablet. Non fai a tempo a distrarti un attimo che Elon Musk rinuncia all’acquisto di Twitter, si scatena una causa milionaria, e il nostro aveva appena pubblicato un articolo in cui cercava di fare chiarezza sulla situazione, che è già diventata notizia vecchia, buona per gli annali. Figurarsi mancare dal web per due settimane!

Le ferie di un social media manager
Il social media manager è un animale eclettico, dalle caratteristiche fuori dal comune: abile organizzatore, è altrettanto abile improvvisatore. Sa utilizzare tutti gli strumenti utili per programmare i post, si organizza il tempo con congruo anticipo, ma è sempre sul pezzo se una notizia rompe l’internet.
Il power bank è il suo amico fidato per le calde giornate sotto il sole, quelle dove la batteria non basta mai… e mica per i suoi di social, quelli spesso li trascura perché già il tempo è poco, figurarsi usarlo per sé stesso. No no, lui passa le ore sotto l’ombrellone a scrutare Instagram, a vedere l’ultimo trend su Tik Tok, bisogna essere sul pezzo, anche d’estate. Non si può mai sapere cosa succederà! L’estate è pigra, ma ti riserva sempre qualche sorpresa… E deve essere pronto a qualsiasi evenienza: dal banale commento spam che va cancellato immediatamente, ai bug che mandano in crash l’applicazione, agli utenti che hanno deciso di chiedere informazioni di vitale importanza il 14 agosto alle 17.59. E che fai, non gli rispondi?
Il social media manager è smart anche in vacanza, si organizza, acquista i biglietti dei musei in anticipo, odia i tempi morti, non fa code. Cerca i ristoranti migliori, fa indagini sugli stabilimenti balneari, i panorami migliori. Ma non quelli più instagrammabili, no, quelli li lascia per il resto dell’anno… Perché va bene che certe parti del lavoro sono inevitabili anche durante le vacanze, ma c’è un limite a tutto! Evita come la peste i luoghi popolati da influencer, socialite, vip, lui vuole un po’ di pace e staccare l’occhio dalla necessità di trovare l’angolo più carino da fotografare.

Un po’di vita fuori dagli schermi
Il social media manager in vacanza vuole concedersi il lusso della foto sfocata, dello sfondo imperfetto, delle luci sbagliate, degli occhi rossi e dei capelli spettinati. Cerca il locale che nessuno conosce, la spiaggia meno famosa, il barettino che fa la spuma come una volta, il rifugio più sperduto (ma col wi-fi), dove nessuno fotografa i piatti che mangia, ma si preoccupa solo di gustarli. E si concede anche il lusso dell’improvvisazione, del non sapere cosa succederà, del farsi trascinare dalla corrente.
Le vacanze sono strane, per il nostro eroe, quel momento dell’anno dove tutti sono super attivi ma al contempo super distaccati, li vedi tutti con lo smartphone in mano, pronti a immortalare qualsiasi cosa, ma con la vita che gli scappa davanti. E allora lui si gode la lentezza di un tramonto, la bellezza dello stare con la propria famiglia, il brivido dello staccare il telefono per qualche ora.
Credeteci sulla parola, non è facile, non è facile per niente. Il nostro è un mestiere meraviglioso, così eclettico, energetico, creativo, ci prende in un turbine che è difficile lasciare. E ci piace lasciarci avvolgere dalle novità, dai meme, dalle ultime tendenze, dal curare i nostri clienti, amiamo il nostro lavoro. Proprio per questo motivo fatichiamo a mettere giù lo smartphone, a ignorare l’ultima notifica, a chiudere gli occhi. Ma il riposo fa bene anche a noi! Ricaricare le energie è indispensabile!
Il social media manager in vacanza ci va ma non ci va mai del tutto, c’è sempre una backdoor attiva pronta a captare qualsiasi vibrazione, qualsiasi novità. E, anche se non è facile, anche se ci sono giornate infinite, anche se viviamo da equilibristi, non faremmo mai a cambio con nessun altro lavoro al mondo, perché questi siamo noi, perché questo lavoro ci definisce e ci calza come un vestito fatto su misura, e non c’è pallida imitazione che possa reggere il confronto.


Danii Pollehn
Quando Danii Pollehn iniziò a pensare di intraprendere un percorso di carriera creativa, l’illustrazione non era la prima cosa che aveva in mente. Eppure nel corso del tempo, dopo aver lavorato nel mondo del fashion, le sue illustrazioni sono quasi esclusivamente in digitale. Il suo occhio per la moda è ancora chiaro nelle sue immagini, piene di colori vivaci e abiti stravaganti.