Blocco dello scrittore: se lo conosci, puoi evitarlo o superarlo
“Il blocco dello scrittore è solo un fallimento dell’ego”. — Norman Mailer
Il processo per ottenere successo nella scrittura dei contenuti spesso è spinto da un cambio di prospettiva, nel vedere le cose in modo diverso da come fai attualmente. Alla gente piace chiamare questo meccanismo come il “pensare fuori dagli schemi“, ma francamente è un modo sbagliato di vederlo.
Proprio come Neo aveva bisogno di capire che “il cucchiaio non esiste” in Matrix, devi capire che “non c’è un blocco” da dover superare.
I tuoi blocchi fanno semplicemente parte della vita quando accetti come “reali” cose illusorie. Quindi, invece di cercare modi per essere ispirato, per dare di nuovo vita alla creatività, dovresti semplicemente realizzare la verità: che sei già in grado di pensare in modo creativo in ogni momento, ma devi superare il blocco dello scrittore immaginario che hai creato lungo la strada per arrivare dove sei oggi.

Cos’è un blocco dello scrittore?
Il blocco dello scrittore ti impedisce di accedere alle tue capacità creative naturali. Ti senti come se non riuscissi mai a portare a termine il compito a portata di mano; invece di sentirti ispirato riguardo alle tue idee per i tuoi contenuti, ti senti svuotato.
Se non fossi bloccato in modo creativo, ti sentiresti sicuro delle tue scelte e delle tue capacità di scrittura. Scriveresti velocemente. I blocchi possono impedirti di costruire relazioni o impedirti di finire un progetto, o addirittura impedirti proprio di iniziare.

Cosa causa il blocco dello scrittore?
Una varietà di circostanze può causare il blocco, ma si verifica in genere quando ti preoccupi molto dell’esito di una situazione.
Pensala in questo modo: quando non ti interessa qualcosa, non c’è motivo di preoccuparsi, giusto? Se non nutri molte aspettative su come apparirà un progetto finito, è molto più facile passare da un’attività all’altra e completare ogni passaggio senza intoppi.
Tuttavia, quando tieni molto a qualcosa, come la qualità della tua scrittura, è molto più facile bloccarti. Quando la posta in gioco è alta, è più probabile che tu venga bloccato (non importa quante citazioni filosofiche o frasi motivazionali hai letto).
Come superare un blocco
Ti proponiamo un elenco di punti comuni che si ripropongono ogni qualvolta ci sentiamo pre-blocco. Ci aiuta a capire che gli ostacoli nello sviluppo di una buona idea sono davvero tutti “solamente” nella nostra testa.

1. La risposta “giusta”
Uno degli aspetti peggiori dell’istruzione è l’attenzione sulla risposta corretta a una particolare domanda o problema.
Sebbene questo approccio ci aiuti a funzionare nella società, danneggia il pensiero creativo e gli scrittori di mestiere perché i problemi della vita reale sono ambigui; spesso c’è più di una risposta “corretta” e la seconda che ti viene in mente potrebbe essere migliore della prima. Prova a riformulare il problema in diversi modi per suggerire risposte diverse e abbracciare le risposte a domande intrinsecamente ambigue.
2. Pensiero logico
Non solo la vita reale è ambigua, è spesso illogica fino alla follia. Sebbene le capacità di pensiero critico, basate sulla logica, siano uno dei nostri principali punti di forza nella valutazione della fattibilità di un’idea creativa, è spesso il nemico di pensieri veramente innovativi.
Uno dei modi migliori per sfuggire ai vincoli della propria mente logica è pensare metaforicamente. Uno dei motivi per cui le metafore funzionano così bene è che spesso le accettiamo come vere senza pensarci. Quando ti rendi conto che la “verità” è spesso simbolica, scoprirai che puoi trovare delle alternative.
3. Non seguire tutte le regole
Il pensiero creativo è spesso visto come una forza distruttiva. Perchè spesso strappa via le regole spesso arbitrarie che gli altri hanno stabilito per te: chiedi “perché” o “perché no” ogni volta che ti trovi di fronte al modo in cui “tutti” fanno le cose. Questo è più facile a dirsi che a farsi, dal momento che le persone spesso difenderanno le regole che seguono anche di fronte all’evidenza che la regola non funziona.
La gente ama celebrare personaggi come Richard Branson, ma pochi sembrano abbastanza coraggiosi da emularlo. Smetti di adorare da lontano i trasgressori e inizia a infrangere alcune regole.

4. Non è il mio ambito
In un’era di iper-specializzazione, sono coloro che esplorano felicemente aree della vita e della conoscenza completamente indipendenti che vedono meglio che tutto è correlato. Certo, devi conoscere le cose che rientrano nel tuo campo, ma se ti consideri un esploratore, piuttosto che un ingranaggio altamente specializzato, è evidente che la tua mente andrà incontro a consapevolezze nuove.
5. La noia dell’essere pratici
Come la logica, la praticità è estremamente importante quando si tratta di lavorare con le parole, ma spesso soffoca le idee innovative prima ancora che possano sbocciare. Non permettere all’editor di entrare subito nella stessa stanza con lo scrittore che c’è in te: cerca di non valutare l’effettiva fattibilità di un approccio finché non gli hai permesso di esistere da solo per un po’.
Trascorri del tempo chiedendoti: “E se…?” e lascia semplicemente che la tua immaginazione vada dove vuole. Potresti ritrovarti a scoprire un’idea pazza che è anche così follemente pratica che nessuno ci ha mai pensato prima.
6. Essere una persona “seria”
Non c’è niente di sbagliato nell’essere seri. Ma ti sei mai soffermato a pensare che i leader, dai faraoni egizi agli imperatori cinesi e ai reali europei, si sono spesso consultati con i giullari di corte (probabilmente i primi antenati dei copy), di fronte a problemi difficili?
Il ruolo del giullare ha permesso che la verità fosse detta, senza le solite ramificazioni che intervengono nella società comune: concediti il permesso di essere stupido e guarda le cose per quello che sono veramente.
7. L’ambiguità
La maggior parte delle situazioni può essere ambigua in una certa misura e anche se catalogare delle situazioni complesse in bianche e nere può portare al disastro, lo facciamo comunque. È una caratteristica innata della psicologia umana desiderare la certezza, ma è il pensatore creativo che rifiuta il falso conforto della chiarezza quando non è proprio appropriato.
L’ambiguità è tua amica se stai cercando rinnovare. Il fatto che la maggior parte delle persone si senta a disagio nell’esplorare l’incertezza ti dà un vantaggio; a patto però che l’ambiguità sia abbracciata in toto.

8. Sbagliare è male?
Odiamo sbagliare, eppure gli errori spesso ci insegnano molto più delle cose corrette.
Prima di trovare un buon filamento per la sua invenzione, Thomas Alva Edison ne provò 1.600 diversi. Tutti bruciarono in pochi minuti. Ma Edison non si scoraggiò: “Non ho fallito, ho solo trovato 1.600 soluzioni che non funzionano“. La più grande forza di Edison era che non aveva paura di sbagliare.
La cosa migliore che facciamo è capire dai nostri errori, ma prima di tutto dobbiamo sentirci liberi di sbagliare. Prova le tue idee per i contenuti e guarda cosa succede, prendi da ciò che non funziona e prova qualcos’altro.
Chiediti, qual è la cosa peggiore che può succedere se sbaglio? Troverai spesso che i vantaggi nello sbagliare superano di gran lunga il rimanere sospeso nel limbo del blocco dello scrittore.

Marly Gallardo
Marly Gallardo è un illustratrice ecuadoregna di fama mondiale che lavora ormai da diversi anni a New York. Il suo lavoro è apparso in campagne e progetti editoriali per clienti tra cui Apple, Netflix, Adobe, Microsoft e The New York Times.