
Che cos’è “Barbenheimer”? Il fenomeno culturale, spiegato
Barbie di Greta Gerwig e Oppenheimer di Christopher Nolan: perché i due film sono diventati un fenomeno che genera meme, magliette e progetti di doppio lungometraggio
Barbie. Oppenheimer.
Barbenheimer.
I meme basati su questi due film sono ovunque sui social, ma si tratta di un fenomeno individuale o di una strategia di marketing? Parliamone.

Barbie + Oppenheimer
L’entusiasmo per entrambi questi film è così intenso che Tom Cruise ha suggerito agli spettatori di guardare i due film come parte di un doppio lungometraggio.
Margot Robbie e il suo team di stilisti fanno scalpore per ogni look scelto alle anteprime, Ryan Gosling trasuda “energia ken”, cancellando ogni dubbio sul fatto che fosse la scelta migliore per interpretare il fidanzato di Barbie, Ken. Il film dai toni pastello ha nella sua colonna sonora pezzi originali di Nicki Minaj, Dua Lipa, Sam Smith e Tame Impala, per dirne qualcuno.
Oppenheimer presenta la classica magia di Nolan, sia per durata che pesantezza concettuale. I primi spettatori hanno già confermato che quel grande momento, quello con l’esplosione della bomba che avrebbe cambiato il corso della storia mondiale, può essere effettivamente percepito mentre si è seduti nei cinema.

Le implicazioni culturali di “Barbenheimer” sono affascinanti
Quella che è iniziata come una risposta comica da parte degli utenti di Internet è ora diventata una sorta di movimento a sé, con molti mondi immaginari e progetti grafici attorno alla fusione dei due mondi.
Oggi, ‘Barbenheimer’ si è evoluto in una fiorente fonte di divertimento, ma la sua comparsa come fenomeno culturale può essere attribuita a una perfetta miscela del contrasto intrinseco tra i due film e le voglie postmoderne dei consumatori contemporanei.
A prima vista, ovviamente, sono completamente diversi, ma forse sono entrambi alle prese con temi simili? Nel trailer, un importante punto di svolta narrativo arriva quando Barbie chiede ai suoi amici, “Ragazzi, pensate mai alla morte?”.
La confusione che incontra nel suo ambiente ci dice che nel bel mezzo del suo mondo perfetto, la sua mente vaga nel regno dell’esistenza molto più oscura e reale. Oppenheimer affronta temi simili; sappiamo che Nolan ha volutamente scelto di dirigere alcune scene in bianco e nero e altre a colori per rappresentare la dicotomia tra nozioni soggettive e oggettive.
Sebbene fondamentalmente diversi, sia Barbie che Oppenheimer combattono con le stesse ideologie relative all’incertezza della vita reale.
In definitiva, all’interno di questa accattivante miscela, troviamo una fusione di elementi che racchiudono contemporaneamente tutto e niente, incarna un mondo in cui i confini del genere si dissolvono a favore del puro divertimento, in cui i thriller si intrecciano perfettamente con le commedie, affrontando nel contempo preoccupazioni e problemi condivisi.

Conclusioni

Photo Credits
Immagini prese da @velvetcoke e @justralphy