Da Twitter a x. Nella mia fine è il mio principio
Elon Musk ci vuol far sentire stupidi
Ci sta facendo sembrare stupidi perché, da quando ha acquisito Twitter, ci aspettavamo che ad un certo punto iniziasse a comportarsi in modo razionale. La morte di Twitter è stata da tempo predetta e quindi abbiamo continuato a dirci: “Non preoccuparti, le cose torneranno al punto di partenza. Musk si concentrerà su SpaceX e Tesla e torneremo al Twitter degli anni 2010″.
E, in questo senso, forse davvero ci stiamo avvicinando grazie al suo nuovo tweak algoritmico abbastanza simile a quello odierno di Instagram, o quello su cui è costruito TikTok. Questo nuovo Twitter è più focalizzato sulla rilevabilità e in tal senso facciamo fatica a trovare una critica particolarmente forte su questo sviluppo.
E quindi, qual è il problema? Ce ne sono tanti.
Twitter che cambia
- Twitter Blue: La maggior parte dei servizi di media digitali preferisce funzionare su un sistema di entrate basato su abbonamenti piuttosto che su pubblicità. Il problema nell’iter con Twitter è stato che l’offerta di abbonamento – Twitter Blue – non è buona e ha danneggiato molto la reputazione del brand; non da ultimo, ha totalmente destabilizzato il senso di “fiducia” della piattaforma.
- Linda Yaccarino: Un punto di svolta sarebbe potuto essere la nomina a CEO di Twitter di Linda Yaccarino – una persona normale, per quanto si possa vedere. Superficialmente, la sua nomina sembrava segnare la fine della paura, tranne che, ovviamente, non è stato così; perché la stagione di fine luglio con Twitter minacciato da Mark Zuckerberg, è stata una delle più tumultuose del regno di Musk col suo laconico tweet dove “…diremo addio al logo Twitter”.
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Ciao Larry T Bird : Questo tweet un po’ criptico è stato seguito da qualcosa di più definito scritto dalla Yaccarino. “X è lo stato futuro di interattività illimitata – incentrata su audio, video, messaggistica, pagamenti/attività bancarie – creando un mercato globale per idee, beni, servizi e opportunità. Alimentato dall’intelligenza artificiale, X ci collegherà tutti in modi che stiamo appena iniziando a immaginare“.
E poco dopo, l’icona dell’uccellino di Twitter è stata sostituita da una drammatica X, ed è iniziato il processo di annullamento di 15 anni di costruzione del marchio.
Le reazioni
- Ci sono rapporti e voci secondo cui Meta, la società madre di Threads, possiede i diritti per utilizzare il marchio X per progetti di social media (…).
- Ci sono state molte associazioni della lettera X con la pornografia (i film per adulti hanno delle X sulle tagline).
Cambiare Twitter in X è chiaramente un tentativo di portare il progetto più in linea con gli altri interessi commerciali di Musk. Citandolo, gli piace la lettera – e infatti possiamo elencare non solo SpaceX e X.com…sua figlia si chiama X Æ A-Xii (ed è chiamata dai suoi cari, solo X).
Scenari e il trionfo del camp
Proviamo a pensare alla motivazioni di questo cambiamento dal lato meno sentimentale. SpaceX, Tesla, Starlink, The Boring Company/Hyperloop: sono tutti innovatori all’avanguardia nel loro settore. Twitter è, in termini tecnologici, non al passo coi tempi, ammettiamolo.
Rimodellandolo come X si sblocca del potenziale estetico per essere qualcosa di più: Musk vede il futuro di Twitter come molto più misto di quanto non sia attualmente.
Il potenziale per competere con YouTube è enorme e Twitter ha storicamente abbracciato questo tipo di innovazioni, basti pensare all’aggiunta di immagini ai post che ha cambiato radicalmente il servizio e ne ha fatto l’epicentro della cultura dei meme (che di fatto ha ucciso Tumblr all’epoca). Quindi Musk ha davvero solo accelerato una tendenza che era già in evidenza.
Ma è impaziente.
È impaziente perché Twitter sta perdendo denaro (empiricamente e innegabilmente) ma, soprattutto lo sta facendo sembrare in decadimento, non più il Re Mida di sempre. Ciò che è chiaro è che, al momento, Musk gestisce ancora Twitter con una quantità spaventosa di autonomia.
Quindi, X sarà un successo?
Il primo pensiero è che sia fondamentalmente una follia sconvolgere il marchio Twitter, che è davvero forte ed è ciò che, essenzialmente, lo stesso Musk ha valutato a $ 44 miliardi solo un anno fa. Ma, allo stesso modo, la mascotte dell’uccellino è banale pensando ai loghi dei concorrenti di Twitter: Facebook è una f minuscola, Instagram un obiettivo della fotocamera, YouTube un’icona di riproduzione, TikTok una croma e Threads una @. Sono tutti molto più puliti, molto più in tema e, soprattutto, molto meno sdolcinati. L’uccellino sembrava ancorato ad un’era di mascotte aziendali e quindi non siamo molto sorpresi, tuttavia, la X non ha molta logica integrata con il servizio fornito da Twitter: un penna, per esempio, o un megafono, avrebbero più senso.
Il che suggerisce che X è quasi un segnaposto fino a quando Twitter non trova la sua nuova identità multimediale e basata sull’intelligenza artificiale. Sospettiamo anche che X finirà per essere la società madre e che il marchio Twitter riemergerà.
Lo sappiamo – stiamo scommettendo, ancora una volta, sulla razionalità di Musk, probabilmente, perderemo la scommessa.
Ma proviamo a rifletterci: hai affrettato questa decisione perché il tuo più grande concorrente, Meta, ha affrettato la decisione di rilasciare Threads. Quindi, per il momento, X non offre nulla che Twitter non abbia. Ma i tuoi esperti di prodotto stanno lavorando per elaborare una tecnologia in grado di competere con Instagram, TikTok e YouTube. Pochi mesi dopo, sei pronto per lanciare l’hub centrale di X, dove gli utenti possono accedere a un servizio di contenuti video in formato breve in stile TikTok (XVideos?), un servizio di video in formato in stile YouTube ( XTube?), e un servizio di microblogging…che si chiamerà Twitter. Anche perché, attualmente Twitter.com è ancora il 5° sito più visitato su internet: il dominio da solo vale diversi miliardi di dollari.
Infine Musk non vuole che X sia un servizio di microblogging. Vuole che sia qualcosa di nuovo, brillante ed eccitante: la Tesla del web, lo SpaceX della terra. Questo è il motivo per cui al momento non accettiamo l’idea di un “rebranding”.
Conclusioni
Musk è avventato, impaziente e, ammettiamolo, a 52 anni, forse non è al passo con Internet, ma non è stupido e ha un innato senso degli affari. A volte il mondo segue Elon Musk e talvolta Elon Musk segue il mondo, ma tendono a finire nello stesso modo: con il prezzo delle azioni del portafoglio di Musk che sale.
Oppure X è tanto stupido quanto, in superficie, sembra. In tal caso Elon Musk sarà riuscito solo a farci sentire stupidi. Ancora.
Midjourney
Elon Musk in situazioni assurde