Test: sai stare sui social? Come migliorare il tuo rapporto con il telefono
Diversi studi hanno osservato collegamenti tra alti livelli di utilizzo dei social media con depressione o sintomi di ansia
I social media possono essere una bestia ingannevole. A volte non fai altro che ridere e condividere tutto quello che scorri; altre volte ti senti fermo all’angolo per colpa della FOMO. Quindi, vale la pena fermarsi un attimo per capire se stai gestendo al meglio il tuo utilizzo dei social e se potresti fare di meglio.
Le tecnologie digitali stanno occupando una quantità imponente del nostro tempo e della nostra attenzione e diciamoci la verità: molti di noi trascorrono una parte significativa della vita fissando gli schermi.
Nel tempo abbiamo sentito storie di persone che lottano con un malsano attaccamento ai loro dispositivi: perdono relazioni soddisfacenti e provano disagio emotivo e, alcuni fra questi, come gli adolescenti, sono particolarmente vulnerabili agli effetti negativi dei social media.
Ci è stato insegnato che la soluzione a questo potenziale danno è una qualche forma di disintossicazione digitale: uscire dagli schermi, eliminare la disinformazione “velenosa” e rinunciare del tutto. Molte star lo fanno per esempio.
Ad agosto, l’attore Tom Holland ha pubblicato un video su Instagram dicendo che si prendeva una pausa dalla piattaforma e da Twitter, perché li trovava troppo travolgenti. “Mi faccio prendere troppo ed entro in una spirale quando leggo cose su di me e, in definitiva, è molto dannoso per la mia salute mentale”, ha detto.
Altri, come la cantante Lizzo e Selena Gomez, hanno annunciato delle pause, che poi hanno portato più o meno avanti.
L’anno scorso uno studio ha suggerito che una pausa di una settimana era sufficiente per avere un effetto positivo. In un gruppo selezionato casualmente per prendersi una pausa da diverse piattaforme, i ricercatori hanno scoperto che i sintomi di depressione e ansia si erano ridotti e il benessere generale era aumentato.

Il caso Clio
Chi è: Clio Make up
Cosa fa: imprenditrice di successo, anche grazie ai social.
Cosa è successo: i tempi cambiano.
Il lamento di Clio make up. Un lungo sfogo il cui senso è in sintesi: qui online non è più come prima, i social network sono degenerati, orrende trappole, piscine di veleno. La competizione s’è fatta maligna e aggressiva. Se dici “vi consiglio un blush nuovo” prima i follower attendevano come di fronte al Te Deum, mentre ora sono armati fino ai denti. Il pubblico è in dubbio, si è incattivito, se non peggio.
E quindi la domanda nasce spontanea…
Sai stare sui social?
Pensiamo che si possa fare un’autodiagnosi in una scala di gravità. Come si distingue un adulto perso sui social da un adulto consapevole che sappia maneggiare lo strumento dello stare online? Ecco un semplice test.
Rispondi onestamente e identificati in una di queste situazioni.
1) Hai trovato il modo di utilizzare i social a tuo vantaggio. Tempo trascorso quasi minimo, e tutto sfruttato per altri fini…forse monetizzi anche. Nessun cedimento di vita privata quindi nessuna invasione. Incidenti di percorso? Sì, forse qualcuno, ma trascurabile.
2) Perdi molto tempo dietro ai video, a volte anche quelli più stupidi. Dopo una mezz’ora iniziano i sensi di colpa perché la vita ti chiama altrove. Smetti. Sai smettere.
3) Ammetti la verità. Ti arrabbi per quello che leggi, ti intrattieni a discutere anche per lungo tempo e non riesci a non rispondere. Parli pure di cose che non ti interessano davvero.
4) Invidi le vite/i corpi/i soldi degli altri e soffri di sofferenza autentica.
5) Menti inventandoti una vita che non esiste. Episodi di molestie. Eventi o partner immaginari.
6) Tu i social non li hai.
Come ti vedi quindi?
Ecco le risposte per ogni profilo
- A meno che non tu abbia barato, sei il fruitore perfetto. Forse anche troppo.
- Dai, alla fine dei social hai capito la forza e prendi solo quello che ti serve, anche solo una risata in più al momento giusto. Va bene.
- Qui iniziano le problematicità. Domandati perché hai questo atteggiamento, e chiediti se lo avresti ugualmente nella vita oltre lo schermo. Fermati a riflettere.
- È ora di prendere provvedimenti. Confessa agli amici e lascia che ti deridano. È terapia.
- Qui poco abbiamo da dire. Serve il medico.
- Serve il medico. No, ok…Sei ormai una rarità e se, da una parte, ti invidiamo questo atteggiamento da eremita, forse dovresti scendere ogni tanto dalla montagna.

Se la tua vita digitale è sbilanciata, ridurre il tempo sui dispositivi è un primo passo
Ma l’unico modo per ottenere veramente il controllo è adottare misure proattive. Partendo da un’analogia con il cibo, prova questi quattro passaggi per raggiungere l’equilibrio nella tua vita digitale.
- Determina i tuoi tempi problematici
Identifica i momenti e le situazioni in cui stare sugli schermi ti sta peggiorando la vita. Potrebbe essere quando vai sui social subito prima di andare a letto, perdendo ore di sonno. Oppure potresti rimanere incollato al telefono a tavola e finire per essere distratto dal tempo da trascorrere con la tua famiglia.
In altre parole, stai consumando media digitali come fossero ciliegie: non puoi fermarti nel mangiarne una, ma mangiarne una cassa ti fa stare male.
Inizia a identificare le tue due o tre principali situazioni problematiche.
- Identifica il tuo vero desiderio
Una volta identificati i punti deboli (ad esempio, scorrere su TikTok per ore ti impedisce di dormire e ti fa sentire depresso in seguito), chiediti: cosa sta sostituendo il tempo davanti allo schermo? In altre parole, di cosa hai veramente fame?
Potresti scorrere all’infinito perché vuoi sentirti sollevato alla fine della giornata o perché vuoi dimenticare una situazione stressante. Forse ti manca passare il tempo con gli altri e i social media sembrano essere la migliore opzione. O forse stai solo cercando una ricetta per fare una torta salata.
Scrivi le tue intuizioni e prova un sostituto.
- Chiediti come puoi soddisfare tali esigenze attraverso qualcosa di diverso
È fondamentale scegliere qualcosa che ti faccia costantemente sentire bene. È come cercare di ridurre il consumo di pizza.
Il tuo piano potrebbe essere quello di smettere di mangiare pizza e passare a mangiare broccoli, anche se odi i broccoli. Bene, ti stai preparando per il fallimento e per abbuffarti di quelle meravigliose pizze.
Invece, trova qualcosa per sostituire le metaforiche pizze che sia anche delizioso e ti faccia sentire sano e soddisfatto. Ad esempio, se il tuo obiettivo è la connessione sociale, pianifica un’uscita con un amico o partecipa a quell’incontro settimanale di persona piuttosto che tramite Zoom.
Se il tuo obiettivo sui social è trovare l’ispirazione, dedicati ad un hobby come la pittura a olio, la lettura di narrativa storica o qualunque cosa ti elevi.
Se ti senti solo annoiato, puoi usare la noia come scusa per fare passeggiate un paio di volte alla settimana o riaccendere la tua routine di allenamento. O guardarti semplicemente un film.
Molto presto, queste sostituzioni sembreranno più appaganti rispetto al cellulare.
- Altri modi per cambiare le abitudini sullo schermo
Preparati a sostituire il tempo davanti allo schermo: proprio come è facile prendere cibo dal fast food, è più difficile pianificare un pasto sano, quindi pianificalo in anticipo. Prendere appuntamenti con gli altri è un ottimo modo per iniziare: è più facile cambiare abitudini quando devi mantenere un impegno con qualcuno.
Inizia in piccolo e prova la varietà. Non limitarti a fare un unico piano. Pianifica due o tre attività interessanti ma fattibili, quindi programma su ciò che funziona per te.
Identifica gli orari in cui non ci saranno schermi (orari dei pasti, orario del lavoro, mattine del fine settimana) e rispetta questi limiti.
Conosci te stesso e i tipi di fattori scatenanti che possono indurti a tentazione.

Conclusioni
Di questi giorni è la notizia di tempi limitati per TikTok per bambini e adolescenti, fino ai 18 anni. Sono interessanti questi anni in cui la prevenzione si comincia a considerare col danno all’ultimo stadio.

Midjourney
Le immagini che abbiamo utilizzato sono state create tramite Midjourney: gli abbiamo richiesto suggestioni in stile picassiano per rappresentare al meglio i concetti di questo post. Si vede la differenza?