Come rendere la scrittura di ChatGPT più simile a quella umana
Ti sei mai chiesto cosa rende la scrittura umana davvero umana?
Come content writer, ce lo siamo sicuramente chiesto. Quindi, per divertirci un po’ e anche per iniziare di slancio questo post, abbiamo chiesto a ChatGPT di scrivere l’introduzione per noi, con la nostra voce. Ecco cosa ha prodotto:
“In un’epoca in cui i contenuti generati dall’intelligenza artificiale sono ovunque è più importante che mai assicurarsi che la propria scrittura sembri autenticamente umana. Che tu stia scrivendo un post di un blog, una campagna e-mail o un aggiornamento sui social media, il tuo pubblico dovrebbe provare una vera connessione con le tue parole. In questo articolo, condividerò alcuni consigli pratici per aiutarti a infondere autenticità e personalità nei tuoi contenuti, assicurandoti di distinguerti in un mondo pieno di testi scritti da AI “.
Allora, quanto scritto sopra non è sbagliato, ma ti sembra davvero di un vero essere umano? Nonostante abbia molto materiale di origine disponibile al pubblico da cui attingere (come i testi prodotti su questo blog), il risultato finale sembra semplicemente… piatto. (E quell’ultima riga…nessuno cerca di riassumere un concetto come fa sempre ChatGPT).

Ecco dove brilliamo
Anche se le AI stanno migliorando nel sintetizzare i dati e fornire informazioni, sono ancora piuttosto scarse nel produrre contenuti che riproducano fedelmente le parole di una persona, questo perché l’algoritmo che consente all’intelligenza artificiale di mettere insieme frasi e paragrafi coerenti non consente ampie variazioni nella formulazione, a differenza del nostro linguaggio umano naturale che prospera con la spontaneità, l’umorismo e aneddoti personali.
E quindi, è possibile far sembrare i contenuti ChatGPT più umani?
Sebbene le intelligenze artificiali possano essere utili per superare la sindrome della pagina bianca, è davvero facile lasciarle prendere completamente il sopravvento sul modo in cui condividiamo le nostre idee. Nel senso, siamo solo umani: è naturale voler delegare un compito che richiede tanto tempo e che mette alla prova il cervello come la scrittura.
E qual è il problema di far scrivere il tuo contenuto da un bot? Che quest’ultimo suonerà quasi sempre generico e stereotipato, anche se provi ad addestrarlo per farlo sembrare te (senza calcolare che la maggior parte delle persone non si preoccupa nemmeno di fare questo importante passo). Il testo finale probabilmente non arriverà al pubblico per cui lo stai creando, non avrà l’effetto desiderato e i motori di ricerca non lo classificheranno molto in alto (e in effetti, molti contenuti AI possono danneggiare alla lunga un sito).
Se vuoi imparare come far scrivere ChatGPT come un essere umano è possibile, ma dovrai mettere davvero molto di te stesso nel processo.

Ecco come usare ChatGPT per alimentare il tuo processo di scrittura
Assicurandoti al contempo che il testo suoni come una persona reale (tu!).
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Immagina il tuo pubblico – Quando lavoriamo con i clienti sulla voce e sul tono, cerchiamo di differenziare il modo in cui un’azienda o brand “parla” a seconda del pubblico. Probabilmente non useresti la stessa terminologia o tono durante una conferenza come faresti durante una cena con i tuoi amici più cari e vuoi portare quelle differenze nella tua scrittura; quando scrivi o modifichi un testo, prova a immaginare una persona specifica a cui stai scrivendo, piuttosto che migliaia di persone che compongono un “pubblico”.
Abbiamo infatti scoperto che questo aiuta a far emergere una voce autentica, piuttosto che una voce generalizzata. Se condividi il pubblico desiderato con uno strumento di intelligenza artificiale, ti darà una prima bozza e avrai un’idea più precisa di cosa potrebbe essere interpretato come “strano” o troppo generico mentre ne modifichi il tono. - Genera uno schema, quindi eliminalo e creane uno tuo – Uno dei nostri trucchi preferiti: chiedere all’IA di creare uno schema per un contenuto e poi alla fine buttarlo via. L’esercizio aiuta a far fluire la creatività, ma non usiamo quasi mai ciò che ChatGPT produce per filo e per segno. Di solito, prendiamo il primo o i primi due schemi come punto di partenza per elaborare una versione, attingendo alle idee che ci piacciono, improvvisandoci sopra e aggiungendo tanti spunti nuovi. Se ti attieni allo stesso framework prodotto dall’IA, corri il rischio di creare contenuti duplicati o che sembrano, anche inconsciamente, un pezzo prodotto dall’IA (anche se il tuo testo finale è completamente originale).
- Concentra i tuoi sforzi sull’introduzione – Nel corso degli anni abbiamo scoperto che il punto in cui i copy incontrano maggiori difficoltà è nelle introduzioni e le AI non fanno eccezione (vedi il caso sopra)! Ora che il tono di voce è più importante che mai nella tua scrittura, ti consigliamo di usare un aneddoto o un’intuizione personale nella tua introduzione. È qualcosa che l’intelligenza artificiale non può fare e dirà subito al tuo pubblico che il pezzo che hai creato proviene da un essere umano: non solo è molto importante per scopi SEO, ma se la tua intro non crea una connessione, probabilmente perderai completamente l’attenzione di chi legge. Dedica tempo e impegno qui e ne vedrai i frutti.
- Usa l’energia dell’IO – Scrivere in prima persona o in seconda ti dà un vantaggio rispetto alla scrittura in terza persona tanto utilizzata di questi tempi. I motori di ricerca in particolare cercano prospettive uniche e, naturalmente, è molto più facile fornirle quando le scrivi così. A seconda dello stile della tua scrittura e sempre se ha senso farlo, fare riferimento a un momento in tempo reale della vita o della cultura pop fa capire al pubblico che il contenuto è attuale e creato dall’uomo (dato che l’intelligenza artificiale si basa su grandi modelli linguistici che non vengono aggiornati quotidianamente).
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Guerra contro l’imbarazzo – Quando si utilizza ChatGPT per supportare dei testi, quest’ultima o propina spiegazioni super formali e robotiche delle cose, oppure (su nostra richiesta) cerca di essere “informale” risultando troppo familiare e/o scherzosa in un modo a tratti imbarazzante.
Se noti una parte del contenuto che sembra una barzelletta di un boomer, un conduttore di televendite o, beh, un bot che si spaccia per essere umano, intervieni e cambia completamente la frase! (Detto questo, ogni tanto anche l’intelligenza artificiale riesce a trovare una buona svolta alle frasi, quindi va bene sfruttare una o due righe qua e là). - Eliminare le metafore e i cliché sbagliati – Abbiamo anche notato che ChatGPT adora fornire metafore di viaggio nei testi (forse è solo una nostra impressione?), quindi quando vediamo parole e frasi come navigare, bussola, mappa stradale, impostare una rotta o destinazione, è un segnale di allarme immediato per correggere il testo. Tieni d’occhio parole e frasi che non useresti mai.
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Basta con gli elenchi puntati – (Ah ah ah, lo sappiamo c’è dell’ironia).
ChatGPT lavora molto coi testi puntati, in particolare all’interno di contenuti che hanno lo scopo di spiegare o informare il pubblico di qualcosa. Infatti, spesso è difficile far sì che l’IA fornisca contenuti che non siano puntati, anche quando si chiede altri formati come il testo descrittivo in esecuzione.Di conseguenza, se il contenuto contiene molti elenchi, questo potrebbe essere un chiaro indizio che stai usando l’IA per aiutarti a scrivere. Invece di inserirli letteralmente nei tuoi articoli, dovresti pensare alle informazioni fornite da ChatGPT come materiale di base, un punto di partenza per la ricerca originale e il pensiero creativo. E a questo proposito, aggiungiamo che dovresti sempre fare le tue ricerche da fonti attendibili sugli argomenti di cui scrivi; gli strumenti di intelligenza artificiale spesso forniscono informazioni incomplete o errate, quindi assicurati di essere tu a fornire l’esperienza, non la macchina.

Concludete con un tocco umano
Infine abbiamo notato che l’intelligenza artificiale ama fornire un riepilogo dei punti precedenti come conclusione, in particolare quando crea post.
Nel “mondo reale”, raramente si vede questo in uno scritto creato dall’uomo…Non credi? Quindi il nostro consiglio è quella di aggiungere un’intuizione personale alla fine del pezzo e assicurati di concludere con una chiusa che sia coerente e…sei a posto.
Inizia con quindi con queste nostre tecniche, ma non aver paura di sperimentare; la chiave è trovare il proprio stile mantenendo quel fondamentale equilibrio tra efficienza e autenticità.

Ex_Machina
Immagini tratte dall’omonimo film di Alex Garland.