
L’abc dei social…e adesso cosa pubblico?
Eccoci al terzo appuntamento con la nostra guida ai social network, pronti a rispondere alla più spinosa delle domande
E adesso, cosa pubblico?
Ecco un altro capitolo della nostra guida ai social network. Si tratta del terzo momento di studio che ti proponiamo, se ti sei perso i primi due, eccoli qua:
Di cosa ci occuperemo questa volta? Dell’argomento più scottante di tutti: cosa pubblicare.

Come sempre, partiamo dall’inizio
Si inizia sempre dalle cose più semplici, più immediate, ma mai banali: ti ricordi che nel primo episodio ti avevamo detto di prendere carta e penna, e scrivere chi sei, cosa fai, perché lo fai? Ecco, quel foglio sarà anche il canovaccio per le pubblicazioni. Allarga i punti, falli crescere, butta giù idee e pensieri. Perché è proprio questo che devi pubblicare (e comunicare): tu, il tuo lavoro, la tua visione del tuo settore, le tue competenze, il dietro le quinte della tua attività.
E poi?
Prepara un calendario editoriale
Non farti abbindolare da chi dice che devi pubblicare tre post al giorno tutti i lunedì in cui la luna è a tre quarti e saturno non è contro: sono strategie che lasciano il tempo che trovano. La cosa fondamentale, quella che conta più di tutte, è la costanza: scegli un piano che si adegui alle esigenze, senza strafare. Se sai già che più di tre post alla settimana non riesci a gestirli, non optare per pubblicarne cinque, perché non ce la farai e rischierai di mollare tutto. La cosa importante è la qualità dei contenuti, non la quantità. Quindi, scegli un piano editoriale che sia fattibile, che sia costante (immaginatelo un po’ come un palinsesto televisivo: abitua le persone a vedere i contenuti in determinati giorni della settimana, e si aspetteranno di vederli sempre negli stessi giorni. La gente è abitudinaria!) e che contenga una varietà di contenuti diversi: post, caroselli, stories, reel…E per ognuno, un contenuto specifico.

E adesso, cosa pubblico?
Ricorda la regola aurea: sui social non si vende, si comunica. Quindi, al bando i contenuti vetrina, quelli dove sotto la foto un prodotto abbiamo il prezzo e poco altro. Sì invece ai contenuti che mostrino il tuo locale, il tuo lavoro, i tuoi piatti, il dietro le quinte, i clienti, i prodotti. Come distribuirli?
- Post: Racconta come fai il lavoro, dai qualche consiglio, qualche retroscena da addetti ai lavori. Spiega per bene i servizi, racconta una giornata tipo, svela le ultime novità e perché fai le cose proprio in quel modo lì e non in un altro. Non essere tirchio e regala qualche trucco: non stai svendendo una competenza, ma la stai mostrando al mondo, e le persone adorano ricevere qualche consiglio dai professionisti. Quando avranno bisogno sapranno a chi rivolgersi!
- Stories: qui puoi decidere di mostrarti in prima persona, e raccontare di te o di fare dei voice over, se non te la senti di farti vedere. Non c’è limite alla fantasia, le stories sono immediate, rapide, non è necessario che siano perfette (a meno che non decidi di metterle in evidenza, e ne parliamo subito sotto).
- Stories in evidenza: racconta chi sei e perché fai quello che fai, i servizi che offri e volendo sì, puoi anche parlare di prezzi (soprattutto se vendi servizi e non oggetti materiali). Le stories in evidenza rimangono in alto nel profilo e permettono a chi arriva e non ti conosce di farsi un’idea veloce, puoi anche salvare delle f.a.q., le recensioni positive… Insomma, una bella vetrina per conoscerti, preparala per bene.
- Reels: con questo formato video puoi farti vedere al lavoro, mostrare il dietro le quinte della preparazione dei prodotti, mostrare il tuo sito (un trucchetto, sai che puoi registrare lo schermo dello smartphone? Puoi registrare mentre scorri il sito e montare il video con uno dei tanti servizi gratuiti! Qui, qualche applicazione per smartphone).
- Tik Tok: qui la spontaneità la fa da padrone, racconta, diverti e non prenderti troppo sul serio. Ogni tanto è bello anche vedere gli aspetti più rilassati di un professionista, aiuta le persone a empatizzare!
Storytelling, mon amour
Non è facile, ma con un po’ di impegno puoi riuscirci: lo storytelling è alla base di ogni profilo social che funziona. L’arte del raccontare una storia è fondamentale per tenere le persone attaccate a uno schermo: ricorda che ti stanno seguendo nel loro tempo libero, che sono già sommerse di pubblicità e che devono avere un buon motivo per seguire te, e non qualcun altro. Quindi la risposta alla domanda “E adesso, cosa pubblico?” è banalmente, ma non poi così tanto, una storia. Non pensare di non avere niente da dire, perché non è così, e gli appunti che hai preso all’inizio ti saranno di grande aiuto.
Scegliere le immagini
Altro punto importantissimo: le immagini da pubblicare. Tieni a mente che il feed rimane perlopiù fisso (e se decidi di apportare modifiche, archivia e non cancellare: l’algoritmo è suscettibile e se cancelli le fotografie potrebbe offendersi e penalizzarti), quindi opta sempre per immagini in alta qualità, luminose, belle. Non è per forza obbligatorio fare un servizio fotografico professionale (ma se puoi, meglio), oramai basta uno smartphone di buona qualità per ottenere belle immagini. Mentre per le stories puoi essere un pochino meno fiscale e più rilassato, soprattutto su quelle che durano solo 24 ore. A proposito di feed, in un altro articolo vedremo come costruirlo: armonico, non armonico, collage, etc. Stay tuned!
Dopo tutti questi consigli, speriamo di non sentirti più dire “E adesso, cosa pubblico?”…alla prossima!


Midjourney
Le immagini che abbiamo utilizzato sono state create tramite Midjourney: gli abbiamo richiesto suggestioni alla De Chirico per rappresentare al meglio i concetti di questo post. L’avevi notato?